Potrebbe essere la “nuova” risorsa del turismo nazionale la Litoranea Veneta, l’antico sistema di vie d’acqua interne che percorrono, tra canali naturali e artificiali, tutta la costa dell’Alto Adriatico, dal Delta del Po al golfo di Trieste. Il libro “Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la Litoranea Veneta da Chioggia a Trieste” (Ediciclo Editore, 2021) si propone proprio questo importante obiettivo. Scritto da Gianni Pasin, imprenditore veneto appassionato di barca ed entusiasta promotore (oggi si direbbe “ambassador”) del territorio dove affondano le sue radici, è un racconto di viaggio denso di storie, aneddoti, incontri ed emozioni, e anche una guida di viaggio, che fornisce indicazioni, mappe e indirizzi per (ri)scoprire luoghi tanto affascinanti quanto poco frequentati.
Il percorso di 180 chilometri da Chioggia a Muggia, suddiviso in 10 tappe, passa attraverso la Laguna di Venezia, toccando isole poco frequentate, come Pellestrina, e località più conosciute, con un approccio di turismo slow. A prevalere sono la curiosità, la voglia di capire, l’interesse genuino per i luoghi e le persone, la loro storia e le loro storie. Ingredienti che si mescolano sapientemente fino a creare un racconto coinvolgente, capace di far rivivere le esperienze e le emozioni vissute dall’autore. Al percorso costiero in barca e in bicicletta, si aggiungono le risalite e gli attraversamenti dei fiumi, come la Riviera del Brenta, il Sile, il Piave, il Tagliamento, lo Stella e l’Isonzo, che conducono a imperdibili luoghi d’interesse storico, culturale e artistico dell’entroterra, spesso trascurati dai turisti distratti che affollano le località balneari poco distanti. Basti pensare a Concordia Sagittaria e Portogruaro, due cittadine di grande fascino con un interessante patrimonio archeologico e architettonico, che si possono facilmente e molto piacevolmente raggiungere da Caorle risalendo il fiume Lemene, o il sito Patrimonio Unesco di Aquileia che dalla laguna di Grado si può raggiungere navigando sul Natissa. Un percorso lungo duemila anni di storia della città.
Se chiedete all’autore Gianni Pasin che cosa l’ha spinto a cimentarsi nell’ardua impresa di scrivere un libro, vi risponderà che l’ha fatto per due motivi. Innanzitutto per far conoscere e apprezzare l’arco costiero e l’immediato entroterra di Veneto e Friuli Venezia Giulia ad amici e conoscenti che da anni porta in giro in barca e che da anni gli fanno sempre le stesse domande. Spaesati, si ritrovano ad attraversare luoghi che magari conoscono da una vita, senza più capire dove si trovano. E’ l’effetto di straniamento che produce una prospettiva diversa e inedita, com’è quella della barca, ma anche della bicicletta. Abituati a sfrecciare a bordo delle auto, non capiscono più dove sono, non riconoscono quello che ora vedono finalmente con occhi nuovi, come fosse la prima volta. Il secondo motivo è la consapevolezza di vivere in uno dei luoghi più belli del mondo, una risorsa preziosa che non viene promossa e valorizzata come meriterebbe.
Ecco che questo libro rappresenta una modesta proposta e allo stesso tempo un’ambizioso punto di partenza per contribuire alla promozione di quest’area di grande valore ambientale e culturale, in un’ottica di sviluppo dell’offerta turistica slow, esperienziale e culturale del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Una proposta che si rivolge prima di tutto a enti locali, operatori turistici, DMC, DMO, consorzi, albergatori e a tutti i soggetti coinvolti nella valorizzazione e nella progettazione dell’offerta turistica.
Acquista il libro sul sito di Ediciclo Editore.